Il 9 Agosto è una data storica per l’industria cantieristica italiana, ricorrono infatti i 30 anni del record, tuttora imbattuto, stabilito dalla nave Destriero. Dal 1992 il “Nastro Azzurro” della traversata dell’Atlantico appartiene a tutti coloro che parteciparono alla progettazione e costruzione della nave e alla realizzazione dell’impresa.
Il 6 agosto 1992 Destriero, gioiello della tecnologia navale italiana, lasciò alle sue spalle il faro di Ambrose Light a New York, i grattacieli di Manhattan e il ponte di Verrazzano per dare il via all’impresa del record.
All’alba del 9 agosto 1992, alle ore 6,14 minuti, 50 secondi il personale di servizio al faro di Bishop Rock, isole Scilly in Inghilterra, ancora avvolto nella nebbia, fece un sobbalzo nel sentire una voce, quella di Cesare Fiorio, alla radio: “Buongiorno, qui è il comandante della nave Destriero, siamo partiti da New York, grazie per registrare data e ora del nostro passaggio”. “Buongiorno Destriero, non vi attendevamo così presto…” fu la risposta dell’addetto.
Destriero, con il guidone dello Yacht Club Costa Smeralda, aveva percorso 3,106 miglia in 58 ore, 34 minuti e 50 secondi alla media di 53,09 nodi, ovvero di 98,323 km/h, impiegando 21 ore in meno rispetto al catamarano inglese Hoverspeed, detentore del precedente record.
Ad attendere l’equipaggio all’arrivo, S.A. l’Aga Khan, Presidente dello Yacht Club Costa Smeralda e principale sostenitore del progetto. Oltre al Nastro Azzurro, Destriero fu premiato anche con il Columbus Trophy del New York Yacht Club e con il Virgin Trophy, messo in palio da Richard Branson.
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