Porto Cervo, 9 agosto 2017. Alle ore 6 14’ 50” secondi del 9 agosto 1992 nave Destriero, con il guidone dello Yacht Club Costa Smeralda, raggiunse il faro di Bishop Rock sulle isole Scilly in Inghilterra. Era partito il 6 agosto dal faro di Ambrose Light, al largo di New York, percorrendo le 3000 miglia di oceano in 58 ore, 34’ e 50” alla media di 53,09 nodi pari a 98,323 km/h. Il precedente record apparteneva al catamarano inglese Hoverspeed con 3 giorni, 7 ore e 54 minuti alla media di 36,6 nodi.
Da allora il Nastro Azzurro, simbolo del record della traversata dell’Oceano Atlantico, è custodito ed esposto all’interno della sede dello Yacht Club Costa Smeralda a Porto Cervo.
Ad attendere l’equipaggio c’erano S.A. l'Aga Khan, principale sostenitore del progetto e Richard Branson, per la consegna del Virgin Trophy, che egli stesso aveva messo in palio nel 1986 dopo aver conquistato il record con il suo Virgin Atlantic.
La sfida del Destriero era nata dalla passione per le nuove tecnologie navali di S.A. l’ Aga Khan, promotore del progetto con il sostegno di importanti rappresentanti della realtà industriale italiana del tempo: Gianni Agnelli (Fiat), Franco Nobili (IRI), Umberto Nordio (Alitalia) e Arrigo Gattai (CONI) e di sponsor prestigiosi quali Agip, General Electric, MTU e KaMeWa.
Destriero, nave in alluminio di 67,7 metri di lunghezza con propulsione a idrogetti e 60.000 CV di potenza, fu costruito da Fincantieri tra il 1990 e il ’91 nei cantieri di Muggiano e Riva Trigoso, in soli 270 giorni. È stata, fino a quel momento, la più grande nave in lega leggera mai costruita, uno dei mezzi navali con la più alta concentrazione di efficienza, potenza e tecnologia.
Destriero, che detiene tuttora il record di velocità nella traversata atlantica, ricevette inoltre dal New York Yacht Club il Columbus Trophy per la doppia traversata in una ristretta finestra temporale.
L'equipaggio che prese parte all'impresa era composto da: Cesare Fiorio, responsabile del progetto Destriero Challenge, Odoardo Mancini comandante, Aldo Benedetti comandante in seconda, Sergio Simeone primo ufficiale, Franco De Mei operatore di telecomunicazioni, Giuseppe Carbonaro direttore di macchina, Mario Gando e Nello Andreoli macchinisti, Massimo Robino elettricista, Silvano Federici e Cesare Quondamatteo motoristi, Davide Maccario, Giacomo Petriccione, Michael Hurrle, tecnici.