Loïck Peyron navigatore, velista e skipper francese, specialista dei multiscafi (in particolare trimarani) e delle regate oceaniche.
Era presente alla Maxi Yacht Rolex Cup 2023 a bordo del catamarano di 80’ Highland Fling 18.
Loïck, è la prima volta che navighi qui a Porto Cervo?
Loïck: Su questo tipo di barche sì, ma ho scoperto Porto Cervo per la prima volta nel 1985 durante l'arrivo del primo Giro dell’Europa a vela.
Quali barche prendevano parte a questa regata?
Loïck: All’epoca c’erano i monoscafi ma anche grandi e piccoli multiscafi. Io regatavo su un catamarano di 50 piedi con cui ho navigato successivamente in varie traversate atlantiche. È stato molto interessante perché i catamarani, soprattutto quelli francesi dell'epoca, erano considerati un po’ come gli zingari dei mari. Quindi, quando arrivammo a Porto Cervo, che già allora era un tempio della vela, percepimmo di non essere esattamente parte della cultura locale. 40 anni dopo, finalmente, i multiscafi regatano in questa flotta.
Questa è la prima volta in cui vediamo i multiscafi alla Maxi Yacht Rolex Cup. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
Loïck: Penso che sia un'ottima idea perché, sostanzialmente, la vela è fatta di mare, di vento e di vele. Si tratta di talento, velisti esperti e armatori appassionati. Indipendentemente dal numero di imbarcazioni, si è sempre alla ricerca di una concorrenza paritaria. I multiscafi da regata aggiungono una dimensione interessante a questa categoria, infatti non ce ne sono molti al mondo. La maggior parte sono multiscafi da crociera e non appartengono a questo contesto. Invece i catamarani sui quali stiamo regatando sono imbarcazioni capaci di prestazioni di alto livello. Trovo interessante che sia stata definita una classe dedicata ai soli multiscafi, i quali vanno ad affiancare i monoscafi senza però rimpiazzarli. C’è l’opportunità di sviluppare un’altra dimensione dello sport della vela.